Contributi a fondo perduto per le Partite IVA nel DL Sostegno
Contributi a fondo perduto per le Partite IVA, i fondi erogati con il DL Sostegno saranno erogati alle imprese con un calo del fatturato del 30% su 5 fasce.

- Contributi a fondo perduto per le Partite IVA, i fondi erogati con il DL Sostegno saranno erogati alle imprese con un calo del fatturato del 30% su 5 fasce.
I Contributi a fondo perduto saranno il Bonus Partite IVA più importante per le imprese in difficoltà nel Decreto Sostegno.
I contributi a fondi perduti verranno erogati in base a 5 fasce di fatturato delle partite IVA che hanno subito una perdita di almeno il 30% sull’ammontare medio mensile dei corrispettivi tra 2020 e 2019.
Claudio Durigon, il Sottosegretario al Ministero dell'Economia e delle Finanze, assicura che i pagamenti saranno erogati entro fine Aprile.
Un'altra novità per gli aiuti a fondo perduto è che potranno essere richiesti anche dalle imprese che hanno fino a 10 milioni di euro un fatturato.
Contributi a fondo perduto: a chi spettano?
I contributi a fondo perduto per le imprese spettano a tutte quelle imprese che siano titolari di partita IVA che svolgono attività di impresa, arte, o professione o producono reddito agrario residenti o stabiliti nel territorio dello Stato
Requisiti per accedere agli aiuti a fondo perduto
Il Decreto Sostegno del 18/03/2021 specifica nei commi 3 e 4 i requisiti per le imprese che vogliono accedere ai contributi:
- avere una partita IVA attiva a partire dal primo gennaio 2019
- aver avuto ricavi o compensi inferiori a 10.000.000 di euro nel periodo d’imposta 2019
- aver avuto un calo del fatturato medio mensile e dei corrispettivi almeno del 30% nel 2020 rispetto a quello avuto nel 2019
Le 5 fasce di fatturato
Il Bonus alle partite IVA verrà erogato con percentuali diverse in base a 5 fasce di fatturato:
- 30% per le imprese con un fatturato fino a 100.000 euro
- 25% per le imprese con un fatturato tra 100.000 euro e 400.000 euro
- 20% per le imprese con un fatturato tra 400.000 euro e 1 milione di euro
- 15% per le imprese con un fatturato tra 1 milione di euro e 5 milioni di euro
- 10% per le imprese con un fatturato tra 5 milioni di euro e 10 milioni di euro
Importi dei contributi a fondi perduti
Alle imprese che soddisfano i requisiti presenti nel Decreto Sostegno spettano dei contributi in misura pari all'applicazione di una percentuale fissa alla differenza di fatturato medio mensile avuta tra l'anno 2020 e l'anno 2019.
Queste percentuali vengono utilizzate per calcolare l'importo massimo che si può avere con il contributo:
- 60% per le imprese con ricavi e compensi fino a 100.000 euro
- 50% per le imprese con ricavi e compensi tra 100.000 euro e 400.000 euro
- 40% per le imprese con ricavi e compensi tra 400.000 euro e 1 milione di euro
- 30% per le imprese con ricavi e compensi tra 1 milione di euro e 5 milioni di euro
- 20% per le imprese con ricavi e compensi tra 5 milioni di euro e 10 milioni di euro
L'importo massimo del contributo non potrà superare i 150.000 euro.
Il contributo avrà invece un importo minimo così ripartito:
- 1000 euro per le persone fisiche
- 2000 euro per le imprese
Chi è escluso dai fondi perduti?
Alcuni soggetti sono comunque esclusi dai fondi perduti:
- attività cessate alla data di entrata in vigore del Decreto Sostegno
- partite IVA attivate dopo la data di entrata in vigore del Decreto Sostegno
- enti pubblici di cui all’articolo 74 del TUIR
- soggetti di cui all’articolo 162-bis del TUIR
Contributi a fondo perduto: quando arrivano?
Secondo il Sottosegretario al Ministero dell'Economia e delle Finanze i primi pagamenti dovrebbero essere erogati alle imprese già dopo Pasqua, per poi concludersi entro la fine di Aprile.
La cosa sembra comunque poco probabile, visto che potrebbero far domanda per i contributi circa 3 milioni di aziende e 800.000 lavoratori autonomi.
Quando fare domanda per i contributi a fondo perduto
Le imprese potranno inoltrare la domanda per gli aiuti a fondo perduto entro 60 giorni dall'avvio della procedura telematica.
I controlli sulla veridicità delle autodichiarazioni saranno gestite dall’Agenzia delle Entrate dopo l’erogazione dei contributi.

Manuel Marchetti
Co-fondatore di denaro.it e appassionato di musica, libri e anime. Vede il progetto come una possibilità di cimentarsi in qualcosa di diverso da quello fatto fino ad oggi per capire meglio il mondo e la società contemporanea.