Anno commerciale

Per anno commerciale s'intende un periodo di tempo convenzionale composto da 360 giorni ovvero da 12 mesi ognuno dei quali ha una durata di 30 giorni.

E' stato introdotto per comodità di calcolo nel mondo finanziario e degli affari. Stabilire una durata unica di 30 giorni per ognuno dei 12 mesi ha facilitato il calcolo in matematica finanziaria. Utilizzando l'anno civile di 365 giorni (366 giorni per gli anni bisestili) con mesi di durata variabile, il calcolo sarebbe risultato più complicato.


L'anno commerciale è stato usato dalle banche per la computazione degli interessi dovuti dai clienti, mentre veniva considerato l'anno civile per gli interessi pagati sui depositi.

Con l'avvento delle calcolatrici tascabili elettroniche e dei computer, tale difficoltà di calcolo è stata, di fatto, eliminata. Ciò ha portato ad abbandonare progressivamente l'utilizzo dell'anno commerciale che, attualmente, viene sostituito dall'anno civile (con chiusura al 31 dicembre). Per calcolare gli interessi maturati sui titoli (ad esclusione dei BOT), in Borsa continua ad essere utilizzato l'anno commerciale che, di conseguenza, non è completamente decaduto. Ricordiamo che la BCE, per il calcolo degli interessi, adotta la formula commerciale.

Anno commerciale o civile? Controlla nel tuo portafoglio titoli

Ancora oggi, come abbiamo visto con la BCE e la Borsa, si utilizza l'anno commerciale adottato in passato per superare le difficoltà di computazione riferite all'anno civile (che si basa sul calendario gregoriano) caratterizzato da disparità dei giorni tra un mese e l'altro.

Ricordiamo, anche se può apparire banale, quali sono queste disparità:

  • 31 giorni per i mesi di gennaio, marzo, luglio, agosto, ottobre e dicembre;
  • 30 giorni per i mesi di aprile, giugno, settembre e novembre;
  • 28 giorni (29 negli anni bisestili) del mese di febbraio.

Con l'entrata in scena della tecnologia e di strumenti software che automatizzano il calcolo degli interessi, negli ultimi tempi l'anno commerciale è caduto in disuso. Tanto che le banche, oggi, per calcolare i giorni abbinati agli interessi, utilizzano l'anno civile.

Nel calcolare gli interessi di un titolo, prova a verificare la durata in portafoglio, ovvero la formula utilizzata (anno commerciale o civile?).

Calcolo degli interessi con l'anno commerciale

L'anno commerciale continua ad essere utilizzato, ad esempio, per computare gli interessi di titoli o prestiti con la seguente formula:

C x R x G / 36.000 = I

C è il capitale, R è il tasso d'interesse annuo, G si riferisce al numero dei giorni di maturazione degli interessi. Il denominatore riporta i giorni dell'anno commerciale, ovvero 360, moltiplicati per 100 considerando che il tasso d'interesse è stato riportato in misura intera nel numeratore e che va, dunque, frazionato per cento.

Facendo un esempio pratico, consideriamo l'acquisto di un titolo per 10.000 € con tasso d'interesse annuo del 2% e scadenza dal 3/2 al 10/6 (127 giorni).

Considerando l'anno commerciale, avremo:

10.000 x 2 x 127 / 36.000 = 70,56 € (interessi maturati)

Calcolo degli interessi con l'anno civile

Per calcolare gli interessi maturati con l'anno civile, nella formula cambierà soltanto il denominatore (36.500) considerando 365 giorni (effettivi di calendario con i diversi mesi da 30, 31 e 28 giorni) anziché 360.

Quindi, avremo la seguente formula di calcolo:

C x R x G / 36.500 = I

Riferendoci al caso precedente (con gli stessi numeri riguardo al capitale, tasso d'interesse e numero di giorni) e considerando l'anno non bisestile, ecco il risultato degli interessi maturati:

10.000 x 2 x 127 / 36.500 = 69,59 €

In questo caso, i giorni di decorrenza della scadenza (dal 3/2 al 10/6) restano invariati (coincidono con l'anno commerciale per puro caso), ma il denominatore è 36.500 anziché 36.000. Se non si verificasse la coincidenza dello stesso numero di giorni, il risultato degli interessi maturati cambierebbe ulteriormente.

Il chiarimento dell'Agenzia delle Entrate per il ravvedimento operoso

In caso di ravvedimento operoso per il mancato versamento di un tributo, gli interessi vengono computati indicando 36.500 al numeratore del rapporto (come per la formula dell'anno civile), anche se si tratta di un anno bisestile.
Questo calcolo è stato confermato dal chiarimento nella risoluzione n. 296/E - 14 luglio 2008 dell'Agenzia delle Entrate.

La formula mista usata anche in Italia

Nel nostro Paese, spesso si utilizza una formula mista. Da una parte, si applica l'anno commerciale con denominatore di 36.000. Dall'altra, si indicano i giorni effettivi di calendario (anno civile) al numeratore.

Il 7/3 acquisti un titolo per 15.000 € con scadenza il 18/8 al tasso d'interesse annuo del 5%. Con la formula mista che utilizza i giorni secondo l'anno civile (in tal caso, i giorni sono 164) applicando il denominatore dell'anno commerciale di 36.000, avremo:

15.000 x 5 x 164 / 36.000 = 341,67 €

Utilizzando la formula completa dell'anno commerciale, il numero dei giorni sarebbe risultato di 161. Con la formula mista, sono stati ottenuti interessi più alti (+6,25 €).



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