Rispettare gli orari di silenzio in condominio non è sempre facile. Qualsiasi persona che abita, o ha abitato, in un condominio potrà confermare che convivere con altre persone non è per nulla semplice.
Questo perché, specialmente nelle prime ore del mattino e alla sera si hanno spesso delle faccende da sbrigare, che non si possono rimandare in altri momento della giornata, e quindi non è sempre possibile non fare rumore.
Le fasce orarie in cui si dovrebbe prestare maggiore attenzione nell'evitare rumori inutili sono due, la notte dalle 21:00 alle 8:00 e il pomeriggio dalle 13:00 alle 16:00.
Questi sono, di solito, gli orari in cui molte persone dormono o riposano e un'inosservanza può dare molto fastidio.
Nel resto della giornata, dalle 8:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 21:00 i condomini sono più tolleranti su eventuali rumori. Anche se è bene ricordare che non bisogna abusare di questa disponibilità.
Orario del silenzio | Orario libero | Orario del silenzio | Orario libero |
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dalle 21:00 alle 8:00 | dalle 8:00 alle 13:00 | dalle 13:00 alle 16:00 | dalle 16:00 alle 21:00 |
Queste sono delle indicazioni generiche, che possono essere prese in considerazione quando il condominio non abbia degli orari di rispetto del silenzio già stabiliti nel proprio regolamento condominiale.
In quel caso valgono quegli orari, e non è così strano trovarli di solito indicati in un cartello in cui sono indicati all'entrata del condominio o in qualche altra zona comune.
Possono esserci delle indicazioni di orari diversi a seconda del giorno della settimana, per esempio per il weekend, o durante i giorni festivi, ma anche per le diverse stagioni. Non è così strano avere un orario diverso durante l'estate, dove le giornate sono più lunghe, e in cui potrebbe esserci, per esempio, una variazione agli orari del silenzio serali.
Un condomino rumoroso non è un avvenimento così insolito, anzi, è quasi una certezza.
In casi del genere la soluzione più semplice è quella di parlare col condomino, per fargli capire il problema che sta provocando, e cercare un accordo che riesca a soddisfare tutti.
Se questo non dovesse funzionare ci sono tre possibili soluzioni che si possono prendere in considerazione:
Nel caso si decida di andare per vie legali, anche se questa dovrebbe essere l'ultima soluzione da prendere in considerazione, ci sono due articoli a cui fare riferimento; l'articolo 844 del Codice Civile e l'ex articolo 659 del Codice Penale.
L'articolo 844 del Codice civile è quello in cui viene specificato che ogni persona deve evitare rumori, fumo o calore che possano essere di disturbo agli altri:
La Corte di Cassazione, per rendere più facile interpretare ogni situazione, ha deliberato che un rumore, per essere di disturbo, deve superare la soglia di 3 decibel rispetto al rumore di fondo.
L'ex articolo 659 del Codice Penale è invece quello che condanna, con un arresto o una multa a secondo della gravità, chi disturba la quiete pubblica in generale:
Definire qual è, o meno, un rumore molesto non è così facile. Ogni persona ha un livello di tollerabilità diverso e soggettivo.
I casi più comuni di azioni che causano un rumore molesto in un condominio possono essere sicuramente questi: