La Naspi (che significa Nuova Prestazione di Assicurazione Sociale per l'Impiego) è un’indennità mensile di disoccupazione a tutela dei lavoratori che hanno perduto involontariamente la propria occupazione.
In vigore dal 1° maggio 2015, è l’ammortizzatore sociale che va a sostituire le indennità di disoccupazione ASpI e mini ASpI.
É stata istituita dal decreto legislativo numero 22/2015, attuativo della legge Delega 183/2014 (c.d. Jobs Act).
Hanno diritto di accedere alla Naspi i lavoratori che hanno perduto involontariamente la propria occupazione, e che siano in grado di soddisfare questi requisiti:
I destinatari di questa prestazione sono:
La Naspi non si applica invece a:
La Naspi non ha una durata prefissata, ma viene corrisposta, ogni mese, per un numero di settimane pari alla metà delle settimane di contribuzione degli ultimi quattro anni.
Nel conteggio non vengono computati i periodi contributivi che hanno già dato luogo ad erogazione delle prestazioni di disoccupazione.
Può quindi avere una durata massima pari a 24 mesi, se, per esempio, un lavoratore è stato in grado di avere una retribuzione annua percepita equivalente alla soglia di reddito per la categoria a cui appartiene per tutti gli ultimi quattro anni.
L’importo di Naspi che spetta a un lavoratore viene calcolato basandosi su un importo stabilito dalla legge e rivalutato annualmente sulla base della variazione dell'indice ISTAT (per il 2020 è pari a 1.227,55 euro).
L’importo di questa indennità non può superare un limite massimo, anche questo valutato annualmente.
Per il 2020 tale soglia era di 1.335,40 euro.
La Naspi si riduce del 3% a partire dal quarto mese in cui si riceve il pagamento.
Come abbiamo detto questa indennità di disoccupazione viene pagata mensilmente, ma quando paga la Naspi di preciso?
Non c’è una data esatta, ma di solito il pagamento viene accreditato tra il 10 e il 15 del mese. Anche se il pagamento della Naspi a dicembre, negli ultimi anni, è quasi sempre avvenuto nella prima settimana del mese.
La data può anche dipendere da quando è stata presentata la domanda di disoccupazione all’INPS.
La Naspi decorre a partire dall’ottavo giorno successivo al licenziamento o al termine del periodo di maternità, malattia, infortunio sul lavoro/malattia professionale o preavviso, se la domanda è stata presentata entro l'ottavo giorno.
Dal giorno successivo alla presentazione della domanda, se è stata presentata dopo l'ottavo giorno ma entro il termine di decadenza.
Per un licenziamento per giusta causa dal trentottesimo giorno, se la domanda è presentata entro detto trentottesimo giorno.
Dal giorno successivo alla presentazione della domanda, se è stata presentata dopo il trentottesimo giorno ma entro il termine di decadenza.
Il termine di decadenza per la richiesta dell'indennità è di 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro.
È possibile richiedere questa indennità di disoccupazione solo per via telematica, collegandosi al sito INPS per la Naspi (NASpI: indennità mensile di disoccupazione)
Per maggiori informazioni, anche inerenti ai documenti necessari per come fare la domanda, è possibile rivolgersi ai seguenti numeri di telefono:
Naspi Numero Verde: 803 164 (solo telefono fisso)
Numero di telefono Naspi: 06 164 164 (rete mobile a pagamento)
Come alternativa è sempre possibile rivolgersi ai patronati.
Un lavoratore può decidere di sospendere la Naspi principalmente per due motivi:
Se si percepisce un reddito superiore agli 8.000 euro, o il contratto ha una durata superiore ai 6 mesi, la Naspi decade da diritto.
Per sospendere la Naspi è necessario effettuare una comunicazione per via telematica sul sito web dell'Inps.
È importante salvare la ricevuta di avvenuta presentazione della sospensione.
La Naspi si riattiva automaticamente una volta terminato il periodo di sospensione.
Nel caso in cui la cosa non accadesse è consigliabile controllare il sito dell’INPS, o contattare il call center, per comunicare eventuali le informazioni aggiuntive richieste.
Oltre ad essere sospesa, in alcuni casi, la Naspi può essere prolungata:
Non c’è un limite di volte in cui si può richiedere la Naspi, se si è in grado di soddisfare i requisiti per percepirla.
Questo dipende dal fatto che la sua assegnazione dipende totalmente dal diritto maturato dal lavoratore stesso.
Naspi e Reddito di Cittadinanza sono cumulabili tra loro.
In questo caso l’indennità di disoccupazione viene vista come una fonte di reddito, andrà quindi ad aumentare l’ISEE, e porterà una riduzione dell’importo della Reddito di Cittadinanza.
Trascorsi 30 giorni dall’invio della domanda Naspi si può richiedere il Reddito di Cittadinanza con il modulo RdC/PdC COM - Ridotto.
Chi percepisce il Reddito di Cittadinanza, e vuole fare richiesta per la Naspi, deve utilizzare il modulo RdC/PdC COM - Esteso.
Chi percepisce il Reddito di Emergenza ha diritto al Naspi, ma solo se questa non supera l’importo che spetta per il Reddito di Emergenza.